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Cari amici
a ciascuno di voi il più sincero ringraziamento per la vicinanza e la partecipazione al nostro dolore per la scomparsa di Anna. Ogni vostro sguardo, sorriso, parola e abbraccio è arrivato dritto al cuore, pur nell’esperienza di una grande tristezza.
Chi poi era presente alla celebrazione del saluto per Anna ha preso parte ad uno dei momenti più duri e belli nella storia della nostra famiglia, in cui abbiamo condiviso il ricordo di una donna straordinaria, in segno di riconoscimento per tutto ciò che ci ha dato. Ma anche la consapevolezza di una morte prematura che ci priva per sempre di quanto di più caro avevamo, io e le mie bambine.
E’ stato il modo di rendere un tributo alla persona che ci ha reso migliori e di accettare al tempo stesso, come estrema prova, l’immensità del vuoto che resta e resterà per sempre.
L’insegnamento di una vita. L’insegnamento della vita. Cui non è dato e non è giusto sottrarsi.
Così quel momento rimane, nella nostra memoria, un inno corale alla sacralità della vita e della morte, la volontà di raccogliere l’invito di Anna a prendersi cura di sé e degli altri, a perseguire l’intenzione del bene, a scegliere la felicità, a non buttar via neanche un giorno o un attimo, pur nella malattia e nella sofferenza. Anzi, proprio in ragione di queste.
Voglio dunque ringraziare tutti voi, chi era presente e chi, pur non potendo essere lì quel giorno, ha voluto esprimere affetto per Anna, dolore per questo triste evento e vicinanza alla mia famiglia.
Grazie. Grazie di cuore. E vi porgo l’augurio che tutta l’intensità e la commozione di quei momenti possa tradursi in energia vitale nel vostro cammino, come di certo sarà per noi.
So che per molti che non conoscevano il blog di Anna le sue parole sono state una sorpresa, ma anche un‘occasione per riflettere. So di tanti che hanno poi cercato e letto i suoi post, e ritrovato quel misto di umanità, intelligenza, ironia e sofferenza che erano il mondo di Anna. Che è Anna. Sono contento, perché più le sue parole entreranno nella vita vostra e di altri, più Anna vivrà con noi.
Ma vorrei anche che nessuno dimenticasse l’incommensurabile fatica sottesa a quel mondo e a quella vita dal 2007, una fatica fisica in primo luogo e poi mentale, scandita senza sosta da controlli, terapie, visite, controlli e terapie, con la certezza di convivere con un male inguaribile e letale, e con la forza di dedicare, comunque e sino all’ultimo istante, ogni residua energia alle figlie, agli amici, agli affetti più cari, cadendo e rialzandosi mille volte.
C’è una sorta di contabilità della sofferenza che Anna ha fissato in un post che avrei voluto leggere e che ora vi consegno, come un debito dovuto da parte di chi è in salute e non può immaginare cosa vuol dire percorrere quel calvario. Il post si intitola semplicemente “Numeri”, ed è del 5 dicembre 2012.
5 dicembre 2007 – 5 dicembre 2012
5 anni
3 biopsie
23 tac
10 risonanze
1 Pet
2 scintigrafie
16 ecografie
20 radiografie
1 penumatorace
260 prelievi
500 buchi
10 cicli di chemio di 6 mesi ciascuno, una volta a settimana
3 cicli di radioterapia
15 kg presi
6 volte che ho perso i capelli
5 anni di meno
5 anni di più.
Aggiungete altri 10 mesi di cure e controlli nel 2013. E’ tutto.
Da ultimo una richiesta e un invito che mi preme rivolgere a tutti voi.
La richiesta è quella di inviare anche voi un messaggio a me, Sara e Lea, come un vostro ricordo di Anna-Wide, come espressione di un sentimento provato in questi anni frequentando il suo blog, o vissuto in questi giorni rileggendo i suoi post o partecipando al suo funerale, perché siano parole che nel tempo rimangano a memoria di quanto abbiamo condiviso. Potete inserire un commento qui o inviare una mail all’indirizzo annawidepeak@gmail.com. Ve ne sarei profondamente grato. Ovviamente con i tempi e le modalità che vorrete.
L’invito, invece, è a tradurre la vita di Anna in un impegno personale, anche minimo, ma concreto.
Anna aveva un dono, che appariva subito chiaro a chi la incontrava. Saper ascoltare e sapersi prendere cura degli altri, intercettare i loro desideri e saper dare aiuto.
Mi piacerebbe allora che questo insegnamento andasse oltre il ricordo, e che trovasse continuità in qualcosa che ciascuno di noi può fare o insieme possiamo fare nella nostra vita. Chi vuole dedichi ad Anna un gesto, un’iniziativa o un progetto nella cura di sé, in favore di altri o di qualcosa, un’azione da portare avanti nel tempo, che sia possibile periodicamente seguire e celebrare, dandone informazione o incontrandoci. Che so, seguire un corso di lingue o di meditazione, realizzare un viaggio, piantare un albero, fare un’adozione a distanza o intitolare a lei un evento o un’attività che prosegue.
Che sia un messaggio di cura che con Anna e per Anna possiamo portare avanti, e che con Sara e Lea potremo conoscere e seguire nel tempo, unendoci nel ricordo della mamma e nella capacità di tradurlo in qualcosa di bello e utile per qualcuno. Anna vivrà ancor di più e con lei la nostra amicizia.
Questa è la richiesta dunque con cui vorrei lasciarvi, con l’impegno di rimanere uniti e con la speranza di ricevere da voi notizie e proposte, cui non mancherò di rispondere e dare, se riterrete, il mio personale aiuto e contributo.
A tutti voi ancora grazie, e i nostri migliori auguri di pace e serenità, per questo Natale, per l’anno nuovo che inizia e per tutti quelli che ancora verranno.
Angelo